Valrossa
Agli
amici di sempre e a quelli
che
si aggiungono nel cammino
Scricchiolando
il nostro passo
corre
allegro sulla neve,
mentre
il sole già riverbera
i
suoi raggi sul sentiero.
Nella
valle di Riale
s'erge
rosa la Chiesetta,
che
alla meta ci rimanda
oltre
quella cui marciamo.
Bianche
svettano le cime
che
ci scrutano furbine,
loro
placide e guardinghe
sembra
sfidino a salirle.
Ormai
il gelo della notte
ha
concluso la sua arte,
ha
forgiato i candelotti
che
dai massi pendon giù.
La
bellezza che ci circonda
si
riflette sul bacino,
chiaro
e limpido nella diga
che
corona le sue acque.
Ora
il passo va più lento
sui
tornanti e tra le foppe,
fino
al Maria Luisa
che
ci guarda ormai vicino.
Sale
ripida la pista
fino
a giungere in Valrossa,
un
casotto inabitato
lì
ci attende a desinare.
Nello
splendido silenzio
la
natura sta sorniona,
sol
da noi è disturbata
e
dal gracchiare degli uccelli.
Giunge
l'ora di tornare
ma
c'è chi ancora non si quieta,
tra
la neve illibata
va
a trovare nuove emozioni.
S'apre
il lago nel suo incanto
che
si mostra a chi lo cerca,
chi
invece s'è appagato
gode
al sole il suo tepor.
Grati
siam di questo giorno
che
ci ha dato Chi ci ama
per
conoscere il creato
e
chi a fianco c'è compagno.
I
pinnacoli di ghiaccio
quasi
sciolti sulle rocce,
già
attendono la notte
per
poi tornare a luccicare.
Le
montagne ancor ci osservano
e
ci strizzan l'occhiolino,
quasi
a dire che rispettate
lor
c'invitano a tornare.
Quando
il sole ormai declina
s'alza
un freddo canterino,
rivediamo
la Chiesetta
che
ha perso il suo splendor.
Il
colore del mattino
è
nascosto dall'imbrunire
e
un giallo paglierino
ora
tinge le sue mura.
Così
è, anche per noi:
sol
da Lui illuminati
risplendiamo
in questo mondo
per
la grazia che ci dona.
Meraviglia
sei negli occhi,
e
ci scaldi ancora il cuore,
nella
quiete della sera
lieti
a casa ritorniamo.
Guido
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